Come tante altre cose umane, anche Studio ROG è nato in parte per caso e in parte per libera scelta. Il caso fu offerto da circostanze molto contingenti: uno spettacolo, le chiacchiere tra ragazzi, la curiosità verso un mondo di frivolezze terribilmente serie, come quello della moda, un contesto ambientale difficile ma artigianalmente creativo, come quello di Napoli. La libera scelta fu quella di provarci, di sperimentare la possibilità di lanciarsi in un’impresa di cui non si conoscevano i limiti, i possibili sviluppi, le luci e le ombre.
Fare con le proprie mani qualcosa che attiri l’attenzione altrui al punto da desiderare di acquistarla e farla propria come accessorio e oggetto d’uso: un tema antico, nella sua semplicità. Scoprire che ciò che hai fatto è apprezzato e desiderato, persino al di là dei confini geografici, in contesti culturali e tradizionali diversi, rendendo la moda un elemento di comunicazione tra persone attraverso il quale la suggestione che provi nel definire la forma di un oggetto d’ornamento trova un’eco in chi lo indossa. Ecco la magia della moda, lo stimolo alla creatività, il piacere della sperimentazione. Ciò che si è concepito per una figura femminile ancora astratta prende vita e acquista un contorno, una persona s’immedesima in quelle forme, in quell’oggetto.
Questo, e tanto altro, troviamo ancora nel nostro lavoro, la magia della creatività artigianale si ripete e sai che quello che fai ha un senso anche per qualcun altro.
Così Studio ROG è stato ed è prova di una diversa strada, di una ricerca autonoma, di una libertà stilistica che studia anche il contesto commerciale e talvolta lo precede, talvolta lo segue, talvolta lo contesta, talvolta lo accetta criticamente. Questo è lo spirito con cui abbiamo cominciato e con cui desideriamo andare avanti, questo è lo spirito nel quale riconosciamo chi sceglie una borsa Studio ROG.